Io non ho un carattere facile. Me lo dicono tutti e
soprattutto tutte.Ho cercato di addolcirlo , arrotondarlo, modificarlo ma
niente, non c’è stato verso anzi....Quindi mi perdonerete se in questo mio
primo post di questa rubrica daro’ la netta sensazione di essere un po’
intollerante o , peggio, isterico ma ormai ho deciso di trascinarvi con me nel
baratro della critica....
E’ stata sicuramente una edizione record .
35.000 paganti,450.000 presenze in citta’,un milione e mezzo
di “cassetto” e 100.000 euro raccolti con il merchadising http://www.giornaledellumbria.it/article/article230335.html Wow!! Pero’......
Pero’ a chi piace il jazz e soprattutto a chi segue la sua
evoluzione, perche’ il jazz non ci crederete ma si evolve in continuazione ,
non sono tornati i conti. Mi spiego. La bellezza di questa musica e’ sempre
stata la continua commistione ed elaborazione di generi, tendenze e culture
piu’ disparate e cio’ ha permesso che in questi primi cento anni siano nati
artisti indimenticabili che hanno fatto la storia del jazz e della musica in generale. Il jazz ha progressivamente
abolito barriere , tabu’ e consuetudini in un crescendo che per la sua
velocita’ ha dello sbalorditivo ma allo
stesso tempo questo vaso di pandora ha anche generato,come dire, un codice in base al quale ognuno di noi,con un
minimo di esperienza di ascolto( circa 10-15 anni...) riesce a identificarlo e
comprenderlo.
In base a questo codice nascosto ognuno di noi capisce che
il jazz non e’ solo quello dei grandi del passato come Armstrong, Ellington,
Parker, Monk ecc. ma anche quello di
Treadhgill o Braxton o Bad Plus che sono anni luce lontani come stile ,contenuti
e cultura dai primi. C’é un mondo tra Bix biederbeke ed il Davis anni 80 oppure
tra jerry Roll Morton e Cecil Taylor . Tra Max Roach e Jerry Hemingway come tra Paul Desmond e Mark Turner. Ora io
aborro le barriere musicali perche’ appartengo a coloro i quali pensano ancora
che “ Tomorrow never Knows “ dei
Beatles ha la stessa valenza artistica
di “Round Midnight “ e sono stato il primo ad adorare la svolta elettrica di
Dylan nel 65 e di Davis negli anni 80(la seconda ,quella del grande ritorno) ma
qualcuno mi spieghi cosa centra Charles Loyd con Maria Faust( artista notevole
peraltro) in un sedicente festival jazz. Ma Brad Meldhau sapeva che alcuni suoi
fans anziche’ ascoltare lui erano rimasti al ristorante ad assaporare
umbricelli al ragu’ al suono del....Cialtrontrio?
Il capolavoro e’ stato il concerto di Lady Gaga con la
cariatide
....
Qui ho capito che Gil Evans avrebbe fatto le valigia tra il
primo ed il secondo set pensando di essere alla sagra del cioccolato e non al
piu’ importante festival jazz italiano.
E secondo me le avrebbe fatte anche Mingus dopo aver saputo che nello
stesso cartellone erano presenti anche i Subsonica....o i Snorky Puppy...o Alissia e the Fanketeers....o The Brand new
Heavies...o i Barber Mouse o ,peggio, Renzo Arbore....
Poi ho capito.
La regione Umbria,parole della presidente Martini, visto il
successo economico( quello artistico non importa...) di questa edizione ha
tutta l’intenzione di istituzionalizzare al meglio il festival facendo
convergere sempre piu’l’ente organizzato
nella gia’ presente Fondazione di Partecipazione di cui fanno parte Regione
umbria, Comune di Perugia,Comune di Orvieto,e Cassa di Riparmio di Perugia. Una
forma atipica tra pubblico e privato che permettera’verosimilmente alla
Fondazione di controllare meglio la gallina dalle uova d’oro....
Questo significa che pur di far cassa si inviteranno artisti
o sedicenti tali di qualsiasi provenienza pur di accontentare il maggior numero
di appassionati e trasformare cosi il piu’ amato e rappresentativo Festival del
jazz europeo in un baraccone mangia soldi.
Ed intanto Nicola Gaeta organizzera’ a Bari la seconda
edizione del BAM Festival a Bari ed io penso che l’anno prossimo andro’ li’. Un'altra volta vi spiego il perche’.
God Bless the Child
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