giovedì 3 dicembre 2015

Ascolti Notturni Profumati

Come ogni sera, dopo cena, mi coccolo un po'. Prendo due pezzetti di cioccolato, rigorosamente fondente,verso un dito di Zacapa e accendo un sigaro . Questo momento è la mia camera iperbarica, il mio siddharta , la riconciliazione con le cose belle per cui vale la pena vivere soprattutto dopo una giornata passata a rovistare nella bocca non proprio linda dei miei cari pazienti .
Ovviamente il tutto è avvolto da un contorno musicale fornito dalla mia collezione di vinili . Questa sera ho voglia di qualcosa che mi dia calore e accompagni degnamente  il mio Antico Toscano dimezzato. Niente di meglio che cominciare con Diana Krall ...
Un suo disco che amo particolarmente è  The girl in the other room  in cui  c'è un pezzo che mi rapisce ogni volta che l'ascolto ed è Departure bay , scritto insieme al genio di suo marito ovvero Elvis Costello. Non è un motivo che ti colpisce subito ma ,  ascolto dopo ascolto, ti entra dentro e ti rimane in testa e soprattutto nel cuore,forse per  quella malinconia diffusa che pervade l'intero brano o forse perchè senti che lei lo adora particolarmente e lo canta con un trasporto del tutto particolare.




Dopo essermi già riconciliato col mondo e ,visto che ho ancora tanto sigaro da gustare ,decido di proseguire con un'altra voce femminile che adoro ossia Tina Turner . Il disco che ho scelto è un omaggio a Joni Mitchell a nome di Herbie Hancock : River , splendido tributo ad una cantante unica che amo e che comprende numerosi artisti ma qui Tina , in un contesto per lei inusuale, è fantastica . Il pezzo si chiama  Edith and the Kingpin   e le sembra cucito addosso...




Lo ascolto tre volte  immaginando di essere davanti a lei mentre mi sorride anche se mi fa capire che non gradisce molto il profumo del mio Toscano . Vabbè,  pazienza , io non ci rinuncio di certo, sarà per un'altra volta...Ora ho voglia di ascoltare ancora una voce e mi viene in mente di avere un disco di una persona che avrei voluto conoscere davvero,  ma che , purtroppo , non ha fatto in tempo nemmeno a conoscere se stesso, vittima di una morte ancora adesso inspiegabile . Sto parlando di Jeff Buckley e del suo meraviglioso Grace  . Disco epocale e difficile per via di questa voce estremamente particolare, quasi sanguinante, che ti introduce in un mondo fatto di amore e di abbandoni, di sudore e di passione, di grida e di sospiri... il brano che sintetizza di più la sua poetica è  sicuramente Halleluja ...




Ricordo, mentre ormai il mio sigaro è finito e il rhum ormai è un ricordo , di aver sentito un altro brano di Buckley insieme ad un' altra voce strepitosa che risponde al nome di Elizabeth Fraser, la cantante dei Cocteau Twins . Ecco, questo è , secondo me , uno di quei pezzi che potrebbe farti innamorare immediatamente anche della befana se sei leggermente alterato come è il sottoscritto stasera. Si tratta di All Flowers In Time Bend Towards The Sun .Buonanotte...



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